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Martedì 06 Marzo

Tanti auguri Luca da zio upo e zia oi !!!!

Sveglia alle 5.40 e colazione alle 6.00. Dopo la nottata  non siamo in ottima forma, ma almeno Lory sta meglio.
Partenza alle 6.40 da Nazaret , dobbiamo raggiungere Ticho a 200km circa di distanza, la strada è per il 90% senza asfalto, 3 ore esatte di viaggio, ci è sembrato di essere in un documentario.
Per tutto il tragitto abbiamo attraversato zone rurali dove abbiamo ammirato capanne di tutti i generi, animali d’allevamento, fiumi, cascate….qualcosa di inimmaginabile.
La gente del posto ci guarda e ci scruta come se fossimo extraterrestri, forse per i piccoli neretti che si affacciano alle porte delle loro capanne (5 o 6 figli per famiglia) lo siamo veramente….Magari è la prima volta che vedono un bianco o la seconda al massimo !!!
Arriviamo a Ticho, 2.600 mt di altezza, un insieme di capanne e qualche struttura in mattoni.
Parcheggiamo nel cortile dello stabile adibito ad ufficio della Wateraid.
Solo in quel momento ci rendiamo conto che ci stavano aspettando, erano ansiosi di conoscere e ringraziare le persone che avevano portato l’acqua nel loro villaggio.
Per una popolazione poco più che indigena, le persone che oggi erano lì, rappresentavano l’acqua, la vita.
Faccio una piccola parentesi sulla Wateraid per spiegare cosa progetta e realizza.
Per prima cosa diciamo che è un Organizzazione Non Governativa, finanziata unicamente da contributi volontari di privati e non. Il  loro compito qui in Etiopia ed in molte altre parti dell’Africa è quello di cercare fonti naturali d’acqua e portarle, tramite appositi circuiti idrici (diciamo per gravità), ai villaggi che ne sono privi.

Dopo un breve briefing sugli sviluppi del progetto, ci portano a visitare la scuola del villaggio, 2.300 bambini, dai 6 ai 10 anni !!!!
Un centinaio di loro sono disposti in 2 file parallele, attraversiamo questa via mentre cantano e suonano una canzone locale e mentre gettano dei petali di fiori lungo il nostro cammino….veramente commovente!!
Ci portano a vedere lo sviluppo igienico della scuola, delle latrine circondate da un recinto di canne e provviste all’esterno di taniche d’acqua con rubinetto.
Finito il tour  nella scuola ci dirigiamo verso le fonti d’acqua, in alta quota, più di un ora per fare 11 km siamo passati da 2.600mt di altezza a 3.750mt, altro che montagne russe!!!!
Panorami incontaminati che impressionano per la loro bellezza.
Dopo aver visto i lavori fatti sulle fonti d’acqua torniamo indietro, un’altra ora di montagne russe con una sosta intermedia per vedere un’altra latrina, costruita al di fuori di una capanna, per loro una vera e propria innovazione igienica. Il padrone della casa-capanna ci offre del latte fermentato (quindi yogurt) delle sue capre e una specie di cus-cus fatto con grano lesso e formaggio fuso, non male!!
Torniamo in paese, ci stavano aspettando per il pranzo; entriamo in una specie di bar e ci viene subito servita la solita angera con lenticchie, patate arrosto e barbabietola, per fortuna c’era anche il pane fatto a casa, eccezionale!
Con il loro particolare rito ci preparano il cafè, ringraziano nuovamente la Wateraid per tutto quello che ha fatto per loro e ci lasciano un pensierino locale, troppo carini ed ospitali !!!
Con la mia collega torno nel loro ufficio per risolvere un problema sul PC. Verso le 16.30, stanchi morti, prendiamo la strada del ritorno, il paesaggio è suggestivo e il tramonto incantevole, mai vista  una cosa del genere!!!
Ad un certo punto vediamo una iena sulla strada, non crediamo ai nostri occhi, spettacolare, l’autista rallenta, si ferma ma la iena scappa, riusciamo solo a fotografarla da lontano.
Per concludere in bellezza la giornata a mezz’ora da Nazaret l’altra jeep buca una gomma, ci fermiamo per aiutarli e nello stesso momento ci raccontano che incidentalmente hanno ucciso una capretta che attraversava la strada.
Arriviamo in albergo alle 9.00 ceniamo e corriamo a farci una doccia, siamo pieni di terra e poi….. buona notte, la giornata è stata lunga, faticosa e nello stesso tempo indimenticabile….

 

 
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