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Martedì 1 Maggio

Dopo aver fatto colazione chiamiamo un taxi e ci facciamo portare alla cittadella reale, una piccola camelot africana. Andiamo anche a vedere i bagni di Fasil.
Chiamiamo Nege e gli diciamo di raggiungerci. Ci lamentiamo del viaggio del giorno prima, gli raccontiamo i casini avuti con la macchina e del fatto che avevamo camminato nel parco solo 2 orette e non 4-5 come previsto. Anziché saldare i conti gli diciamo che più di 300 birr non gli saranno dati….inizia una accentuata discussione. Si riuniscono parecchi etiopici intorno a noi, siamo circondati. Molliamo la presa anche perché si stava mettendo brutta, ci accordiamo per 700 birr anziché 1200.
Torniamo in hotel a riprendere le valigie e, per paura che il taxista si fosse accordato con Nege, per andare in aeroporto ne chiamiamo un altro. Purtroppo quello che ci viene a prendere è proprio un suo amico, quello che ci aveva accompagnato 2 giorni prima dall’aeroporto all’hotel…speriamo bene !!!! Per strada compriamo il pranzo: un po’ di pane, dei grissini e dell’acqua.
L’aereo anche questa volta è in orario, alle 3,20 ripartiamo per Addis.
Alle 5,30 siamo già fuori con i bagagli in mano, arrivati sani e salvi a destinazione. Chiamiamo Masre. Arrivati a casa ci accorgiamo che Erdacio non è nei paraggi. Dove sarà andato ? Eccolo tornare a testa bassa, sicuramente è andato a pregare, sicuramente è in torto. Mi faccio vedere arrabbiato e cerco di richiamarlo. Chissà se mi avrà capito !!!
Facciamo un bel doccione ed andiamo a letto distrutti, un po’ per la tensione creatasi il mattino, un po’ per il viaggio.

 
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