Sveglia all’alba, le chiese sono ovunque…una cantilena impressionante !! Aspetto Henok che si sveglia passeggiando davanti casa, Shibabaw dovrebbe arrivare alle 8. Eccolo, è arrivato, c’è anche Biruk; facciamo colazione in un bar con pane, latte e caffè e partiamo per il Sudan.
Lungo il tragitto incrociamo uno dei progetti WaterAid, andiamo a dare un’occhiata; molto simile a Ticho, l’acqua però viene da un pozzo profondo una cinquantina di metri e pompata in superfice attraverso un motore collegato ad un generatore. Interessnte, peccato per i due chili di fango riportati in macchina !!!
Dopo circa 40 km incontriamo i famosissimi cercatori d’oro, stanno andando al fiume, il loro luogo di lavoro.
La macchina della WaterAid non può attraversare il confine, non ha il permesso, in più c’è il fiume in piena; parcheggiamo e proseguiamo a piedi. Attraversiamo una foresta di mango incrociando vari personaggi tipici, poi ci imbattiamo sul fiume che separa l’Etiopia dal Sudan, il Tumit. Via scarpe, su i pantaloni, si guada il fiume.…una comica !!! Anche la gente del posto si diverte con me !!
Arriviamo in Sudan, nella città chiamata Gizen, faccio la foto alla bandiera, tanto per dire “ci sono stato” ed andiamo a visitare il mercato locale. Una coca e via, sembra che io non sia ben accetto qui, un po’ mi impaurisco.
Si riattraversa, ma stavolta il fiume è cresciuto, mi inzuppo fradicio; con un tipo incontrato per strada scambio 5 birr con la moneta sudanese.
Tornati in città io ed Henok pranziamo con pecora bollita...almeno mi sembra !!!
Alla guest house neanche oggi acqua calda, manca la corrente elettrica; faccio una doccia fredda, lavo i jeans (l’unico paio che mi son portato!!) e con Henok andiamo a fare un passeggiata nei dintorni. Cena al Bamboo con burger con uovo e carne..pesantissimo.
La corrente elettrica non è ancora tornata, alle 9 vado a nanna, il pc è scarico ed il telefono non funziona.